le giornate sono lunghe. passate quasi per intero lontano da casa e dalla famiglia, indaffarati al lavoro fino a che non fa buio, o dietro ai mille impegni. così alla sera si arriva stanchi, stanchissimi e ci si fionda a tavola, prima, a scambiare quattro chiacchere e a svolgere, per quel poco che riesco il mio ruolo di papà e marito. Dopo succede che, se non ho proprio sonno, passi qualche tempo davanti al TV (a vedere sempre roba poco sensata), o al PC a navigare un pò (splinder non solo). Arrivati sotto le coperte, comunque, posso star certo che nel torpore generale non manca mai un gesto di affetto e di calore. quel piede caldo che carezza il mio non tarda ad arrivare, per quanto stanchi o assenti si sia. "buonanotte", sembra dire il suo piede al mio, a ricordarmi che... sono una persona fortunata.
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